






A Form of History nasce nel 2011 come riflessione sulla storia dei Paesi europei, affrontata attraverso l’analisi della loro estensione territoriale. Da allora, l’artista Silvia Hell ha continuato a lavorare sul progetto sperimentando nuovi formati, l’ultimo dei quali è stato realizzato durante la residenza d’artista svolta sul territorio di Massa-Carrara, su
invito del festival Cantieri Aperti.
Il progetto presenta una visione del continente europeo indagato nel segmento temporale che va dal 1861 al 2011, un periodo in cui lo scenario sociale e politico ha visto una lunga serie di stravolgimenti e cambiamenti nelle dinamiche geopolitiche. Tramite una rielaborazione di dati attuata incrociando le fonti di wikipedia e di atlanti storici aggiornati al 2011, l’artista ha tradotto l’estensione territoriale dei diversi paesi europei in forme. Queste sono il risultato dell’incontro dell’asse temporale – che è reso come elemento verticale – con quello spaziale, i cui dati sono definiti dalle linee orizzontali. Il risultato è visibile sin dall’opera che apre l’intervento, A Form of History / Marchese (IT) (2011) un lavoro bidimensionale che raffigura la storia dell’Italia. Il lavoro è presente anche in
un’edizione offset, collocata sul pavimento, stampata nel gennaio 2022 presso la Cooperativa Tipolitografica di Carrara, e pensata per essere donata ai visitatori.
Sul territorio di Massa-Carrara, Hell ha elaborato e prodotto una nuova sezione di serie di opere adoperando il marmo bianco, il materiale che più di altri contraddistingue la storia locale e la sua relazione con l’arte. Le sculture in marmo raffigurano la Spagna, la Svezia, la Norvegia e la Finlandia, e sono allestite in dialogo con opere di A Form of History realizzate invece in alluminio tra 2011 e 2013, riferite all’Ungheria, alla Svizzera e alla Romania.
L’insieme scultoreo, oltre a rendere evidente quanto siano diverse le vicende sociali e politiche di ciascun paese, è poi posto in rapporto a copie di Umanità Nova, il settimanale anarchico fondato nel 1920 da Errico Malatesta, stampata e distribuita dalla Cooperativa Tipolitografica di Carrara. Rimanenze degli ultimi due anni di stampe, e quindi testimonianza di un’epoca nuovamente traumatica perché condizionata dalla diffusione della pandemia, i blocchi di riviste accumulate e non leggibili simboleggiano un rapporto con il presente complicato, dove la somma di dati non raffigura necessariamente una conoscenza limpida e chiara della propria epoca. A Form of History è un lavoro interpretabile nell’ottica della Post Storia, e come un tentativo di decodificare – in un formato visualizzabile – la frammentazione e la pluralità delle storie che costituiscono il presente, nella sua carica di incertezze e tensioni.