BAR EQUADOR – A Global Medium for a Local History

coutesy gli artisti e Cantieri Aperti, ph. Carlo Favero

Bar Equador: A local history for a global medium
a cura di Alessandra Franetovich, Giulio Saverio Rossi, Gabriele Tosi
dal 16 al 25 ottobre 2020Via dei Margini 11, Massa (MS)
con opere di Valentina D’Amaro, Giorgio Giuseppini, Nella Marchesini, Beatrice Meoni, Pier Luigi Mosti Zonder, Giulio Saverio Rossi

Parte del progetto Bar Equador, la mostra collettiva Bar Equador: A local history for a global medium presenta una riflessione sulla pittura a partire da una sua declinazione locale, con la provincia di Massa-Carrara e i suoi dintorni quale terreno di indagine.L’affezione dell’umanità per la pratica pittorica è nota sin dalla preistoria e da allora si è dimostrata un’espressione artistica in grado di ricoprire un ruolo di rilievo nel susseguirsi dei secoli e di sopravvivere alle mutazioni delle rappresentazioni, delle forme e dei codici artistici, per essere, ancora oggi, una pratica la cui carica rappresentativa rimane immutata in ogni cultura e angolo del mondo.La mostra nasce dall’esigenza di pensare questo medium nell’era attuale caratterizzata dal tema della distanza, affrontandolo nell’ottica della relazione tra il luogo di produzione dell’opera e il percorso attraverso cui si affaccia al circuito dell’arte contemporanea. Il progetto mette in dialogo opere di artisti le cui ricerche sono accomunate da una pratica assidua e costante della pittura. Artisti diversamente legati al territorio di Massa-Carrara, le cui vicende di partecipazione alla scena artistica sono dissonanti. All’eterogeneità delle forme e degli stili esposti, si unisce infine la scelta del luogo espositivo: il progetto sovrappone due realtà geograficamente vicine quali Bar Ecuador e l’ex galleria Margini, entrambe attive nella circolazione dell’arte nel territorio, ma con vocazioni e destini ben diversi.
Bar Equador è un luogo fittizio che prende ispirazione da un posto reale. Il vero Bar Ecuador, dove il vino costa un euro e si organizzano mostre da oltre venti anni, si trova a Massa, al confine di Borgo del Ponte, quartiere storicamente al centro delle attività di Cantieri Aperti. Attraverso la creazione di un doppio, che resta attaccato al reale come un gemello siamese, si ha l’ambizione si descrivere lo statuto dei luoghi del presente, divisi tra reale e virtuale, tra desiderio e fallibilità. Bar Equador è il luogo che ospita le persone che vivranno il festival solo attraverso la rete, ma è anche una possibile istituzione temporanea che rianima con nuove mostre una galleria d’arte contemporanea che a Massa aveva aperto e oggi è inattiva (Galleria Margini). barequador.com è realizzato da Maria Cecilia Cirillo e Matteo Pirollo.La mostra si presenta come prima riflessione sul tema, e sarà affiancata da una serie di approfondimenti che saranno presentati su www.barequador.com, dove, dal 25 ottobre, si sposteranno tutti gli eventi di questo format curatoriale.Si ringraziano per i lavori in mostra le gallerie Cardelli e Fontana, CAR DRDE, MAAB Gallery e gli artisti.

La collettiva Bar Equador: A local history for a global medium apre in contemporanea alla mostra personale di Giacomo Montanelli Rimpiattino

////////////Cantieri Aperti – The Empty Museum VII edizioneIdeato da: Semicattividirezione artistica del festival: Alessandra Franetovich, Stefania Gatti, Franco Rossi, Giulio Saverio RossiGli eventi di Bar Equador a cura di Alessandra Franetovich, Giulio Saverio Rossi, Gabriele TosiCantieri Aperti / The Empty Museum è sostenuto da Toscanaincontemporanea 2020 di Regione Toscana, in collaborazione con la Fondazione per le arti contemporanee in Toscana(FACT)/Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci di Prato